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Viviamo in un'epoca nella quale vi è una tale moltiplicazione
e sovrapposizione tra i segni comunicativi che il valore dato ad una
cosa o ad una situazione in un determinato istante magari non ha più
senso l'istante dopo.
Per comunicare bene bisogna sapere a chi si comunica, l'obiettivo principale
della comunicazione e cosa si comunica.
1. A CHI SI COMUNICA
Nel grafico** sotto riportato vengono sintetizzati i principali destinatari
della comunicazione di una società sportiva:
2. L'OBIETTIVO DELLA COMUNICAZIONE
Una volta stabilito qual è il target della nostra comunicazione
è importante effettuare un'attenta definizione delle finalità,
ossia degli obiettivi da raggiungere, che variano in base alle diverse
circostanze.
Eccone alcuni esempi:
- aumentare la conoscenza della società in particolari tipologie
di pubblico o in specifiche aree geografiche;
- attirare nuovi clienti (spettatori o praticanti);
- stimolare le vendite di biglietti/oggetti/servizi ed abbonamenti;
- migliorare l'immagine societaria o di un atleta;
- esaltare la passione per una squadra od atleta;
- facilitare l'uso di servizi complementari ed ausiliari;
- correggere opinioni erronee od esprimere la propria opinione su fatti
rilevanti.
È importante che una società non sottovaluti l'importanza
della comunicazione interna, cioè quella rivolta ai dipendenti
(sportivi e non) per la diffusione dell'immagine aziendale auspicata.
In una società di servizi è la capacità dei lavoratori
a fare la differenza ed è per questo che è necessario
avvalersi, all'interno dell'azienda, di una "squadra affiatata"
e di un personale che sia partecipe totalmente alle finalità
dell'organizzazione; a tal fine è bene motivare il personale
con una mission (missione aziendale) stimolante e conforme all'immagine
del particolare prodotto-servizio di un'azienda sportiva. In effetti,
l'elemento chiave per garantire ad una società sportiva un vantaggio
competitivo permanete (in termini di comunicazione ma non solo) è
quello di avvalersi di un personale qualificato e motivato, partendo
dalla consapevolezza che il contesto è sottoposto in continuazione
a cambiamenti sempre più rapidi e che di conseguenza richiede
sforzi comunicativi maggiori per stare al passo con esso, sforzi ottenibili
solo tramite una perfetta organizzazione interna e coesione tra i vari
reparti.
Gli sforzi di una società devono essere incentrati sulla
costruzione di una comunicazione interna snella ed efficiente e su un
gioco di squadra che sappia fondarsi su alcuni concetti chiave quali:
- ricerca di nuove iniziative comunicative provenienti da tutti i reparti;
- ricerca di nuove informazioni e suggerimenti sui possibili miglioramenti
nella comunicazione dell'azienda;
- scambi di idee e suggerimenti tra i vari reparti aziendali, alla ricerca
di nuovi spazi di convivenza ed opportunità di collaborazione;
- stimolo alla diffusione interna di informazioni, strumenti ed occasioni
per comunicare gli orientamenti, decisioni e responsabilità individuali
più utili per facilitare questo lavoro di squadra;
- ogni reparto fornisce comunque un apporto unico ed insostituibile.
Può essere utile intraprendere alcune iniziative che aiutino
a migliorare la comunicazione interna. Tra queste citiamo:
- convention, seminari ed incontri: il loro fine è quello di
promuovere il progetto strategico dell'impresa e la nuova mentalità
chiarendo il contributo richiesto ad ogni reparto e sottolineando l'importanza
del continuo dialogo tra le diverse parti;
- incentivare un sistema di informazioni interne, derivanti direttamente
dai dipendenti;
- creazione di un house organ, cioè un giornalino aziendale con
la possibilità di far partecipare anche i dipendenti;
- diffusione continua di vari reports sulla vita, eventi ed obiettivi
dell'azienda;
- organizzazione di eventi e meeting aziendali.
3. IL CONTENUTO DELLA COMUNICAZIONE
Dopo aver definito gli obiettivi che si vogliono raggiungere e i destinatari
interni ed esterni che si vogliono colpire, non resta che stabilire
il contenuto del messaggio che si vuole trasmettere.
Un aspetto fondamentale,
alla base di ogni attività di comunicazione in ambito sportivo,
è certamente il risultato agonistico che genera la maggiore attenzione
del pubblico. Il risultato sportivo, però, è un aspetto
su cui l'operatore di marketing non può incidere direttamente;
l'unica cosa che può fare è quella di amplificare e poi
consolidare gli effetti delle vittorie sul campo. È quindi indispensabile
considerare che qualunque attività di marketing, in particolare
la comunicazione, deve essere sostenuta da una certa consistenza dei
risultati senza i quali nessun intervento può essere efficace.
Tre sono i livelli di comunicazione e dunque tre sono i contenuti che
la comunicazione sportiva può avere:
1) comunicazione sportiva;
2) comunicazione istituzionale;
3) comunicazione sociale.
La comunicazione sportiva è rivolta sostanzialmente alla squadra
ed allo staff tecnico ed avviene attraverso la diffusione di comunicati
stampa e i contatti diretti.
La comunicazione istituzionale si riferisce sostanzialmente all'assetto
istituzionale societario ed avviene attraverso la diffusione di comunicati
stampa e i contatti diretti per la promozione di iniziative commerciali,
l'organizzazione di eventi a carattere extrasportivo, ecc.
La comunicazione sociale si riferisce al coinvolgimento della società
sportiva in iniziative di solidarietà all'interno della comunità
sociale attraverso:
- contatti con associazioni di volontariato presenti sul territorio
e supporto a livello di comunicazione di manifestazioni a scopo benefico;
- coinvolgimento degli atleti in attività di solidarietà;
- donazione di materiale sportivo ad associazioni/fondazioni;
- aiuti economici.
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* Dott.sa Elena Negretti: esperta in management delle organizzazioni sportive, collaboratore marketing per il CONI Como e per diverse realtà locali e regionali in Lombardia (circoli tennistici, società sportive, federazioni)
** Fonte: Cherubini S., "Il marketing sportivo", Franco Angeli,
Milano, 2000
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