Quanto vale lo sport in Italia? A questa domanda che spesso si sente ripetere nei dibattiti politici e non, circa il perimetro economico dell’industria dello sport tricolore, adesso è possibile dare una risposta più precisa.
A fornirla è stata Banca Ifis che ha presentato nella sede del Coni il primo Osservatorio sullo Sport System italiano, uno studio nato dalla richiesta della Commissione Ue agli Stati membri di misurare la dimensione economiche di tutte le componenti dello sport e offrire ai decision maker pubblici e privati dati fondamentali.
Alla presenza del Presidente del Coni Giovanni Malagò e del vicepresidente di Banca Ifis, Ernesto
FÜrstenberg Fassio, sono stati snocciolati i numeri di quello che è un mercato di grande spessore, oltre che dalle innumerevoli interconnessioni con altri comparti produttivi.
Dall’analisi di Banca Ifis emerge così che nel 2019, considerato come anno medio di riferimento per la situazione pre-pandemia, lo Sport System italiano, che conta circa 35 milioni di appassionati, di cui 15,5 milioni di praticanti abituali, ha generato ricavi per 95,9 miliardi, con un’incidenza sul Pil nazionale del 3,6%.
La principale componente del settore è rappresentata dagli operatori “core”, ovvero le associazioni e le società sportive dilettantistiche e professionistiche, gli enti di promozione sportiva, le federazioni e le società di gestione degli impianti. Il 59% dei circa 390 mila occupati nel settore fanno capo a queste realtà (circa 74mila) attive nella Penisola.
“A monte” della filiera operano circa 10mila aziende e 16mila addetti che nel 2019 hanno generato un fatturato di 17,3 miliardi (il 18% dei ricavi dello Sport System italiano), ovvero produttori di abbigliamento, attrezzature e veicoli sportivi.
“A valle” invece si collocano le società del settore media per quanto concerne i ricavi generati attraverso i contenuti dedicati allo sport, il settore delle scommesse sportive, i servizi collegati alla fruizione degli eventi sportivi (trasporti, hospitality, ristorazione, shopping) che, sempre nel 2019, hanno prodotti un giro d’affari pari a 22,6 miliardi (il 23& dello Sport System italiano, lo 0,89% del Pil nazionale).
Banca Ifis ha calcolato anche i benefici legati allo Sport System: ogni milione di euro di investimenti pubblici nello sport, attiva infatti quasi 9 milioni di risorse private che generano oltre 20 milioni di ricavi.
Lo sport crea poi valore sociale oltre che economico: 10 miliardi di euro è la stima delle esternalità positive messe in moto annualmente.
Durante la crisi del biennio 2020-2021 lo Sport System italiano è stato impattato più della media dell’economia nazionale (ad esempio, il fatturato delle associazioni e delle società sportive è calato del 19%, di 7,7 miliardi), mentre la ripresa del 2021 risente ancora delle restrizioni alla partecipazione dal vivo.
Malagò, che ha ringraziato Banca Ifis, ha rimarcato come l’Osservatorio sullo Sport System sarà “uno strumento importante per leggere la forza e le straordinarie potenzialità del sistema”.
“L’iniziativa – ha sottolineato FÜrstenberg Fassio – si inserisce nell’ambito dei numerosi progetti avviati recentemente dalla Banca, come le sponsorizzazioni sportive e le attività a sostegno dei settori giovanili, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di uno dei principali settori economici e valoriali d’Italia”.
In sintesi, quattro i comparti che contribuiscono allo Sport System italiano:
1. Aziende a monte: produttori di abbigliamento, attrezzature e veicoli sportivi
a. Sono società di produzione e di riparazione con bilancio in Italia, depositato o meno.
i. Numero operatori: cica 10.000
ii. Ricavi: 17,3 miliardi di euro (il 18% del totale)
iii. Lo 0,47% del Pil nazionale
iv. Numero occupati: 161.000 (il 41% del totale)
2. Società “core”: società sportive e di gestione degli impianti
a. Sono società sportive dilettantistiche e professionistiche, incluse le 45 Federazioni nazionali; società che si occupano della gestione degli impianti sportivi; impegni di spesa della pubblica amministrazione centrale e locale per sport e tempo libero.
i. Numero operatori: circa 65.000 società sportive; circa 9.000 gestione impianti
ii. Ricavi: 46,4 miliardi di euro (il 48% del totale)
iii. L’1,65% del Pil nazionale
iv. Numero occupati: 228.000 (il 59% del totale)
3. Aziende a valle: Media sportivi, eventi e betting sportivo
a. Sono broadcaster e aziende editoriali per la quota di informazione sullo sport; fruizione di eventi sportivi e servizi collegati (trasporti, hospitality e shopping); gioco legale per la quota relativa allo sport.
i. Numero operatori: circa 50 (stima relativa a società editoriali e di scommesse sportive)
ii. Ricavi: 22,6 miliardi di euro (il 23% del totale)
iii. Lo 0,89% del Pil nazionale
iv. Numero occupati: nd
4. Esternalità positive: valore sociale del comparto
a. Efficacia dello sport nel creare valore economico indiretto e nell’influenzare salute, sicurezza e coinvolgimento dei giovani nella scuola e nel lavoro.
i. Numero operatori: non applicabile
ii. Ricavi: 10,1 miliardi di euro (l’11% del totale)
iii. Lo 0,56% del Pil nazionale
iv. Numero occupati: nd
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