Inaugurato il 19 settembre 1926, lo stadio di calcio di San Siro, intitolato dal 1980 al grande campione Giuseppe Meazza, fu voluto dall’allora presidente del Milan Football Club, l’industriale Piero Pirelli, nel quadro della realizzazione di una grande “Città dello Sport” intorno all’area degli ippodromi di San Siro, inaugurati nel 1920.
Il suo costo fu di ben 5 milioni di lire dell’epoca e poteva contenere 35.000 spettatori.
Lo stadio nacque per dare una sede adeguata alle partite casalinghe del Milan, che fino ad allora aveva giocato nel modesto impianto di via Sismondi, e Pirelli richiese esplicitamente un progetto di stadio esclusivamente destinato al gioco del calcio, senza pista di atletica intorno come l’Arena, in modo da avvicinare gli spettatori al campo di gara.
Nel frattempo era nata l’Inter, con la denominazione iniziale di Internazionale Football Club Milano, che cominciò solo nella stagione 1947 – 48 a giocare a San Siro.
Lo stadio fu progettato dagli ingegneri Ulisse Stacchini e Alberto Cugini e disponeva agli inizi di quattro tribune lineari, due sui lati lunghi del campo e due dietro le porte, non raccordate da curve.
Di fronte alla tribune coperta c’erano gli spalti “popolari” per 9.000 persone sedute, mentre sui lati brevi del campo altri due spalti di 16 gradinate , ciascuna con 3.000 posti a sedere.
Lo stadio conteneva dunque 25.000 spettatori seduti.
Le 3 gradinate per gli spettatori in piedi, quasi al livello del campo di gioco, portavano la capacità totale dell’impianto a 35.000 persone.
Il 3 giugno del 1934 si svolse a San Siro la semifinale del Campionato del Mondo, nella quale l’Italia prevalse 1 a 0 sull’Austria, con uno sbalorditivo, per l’epoca, incasso di 811.526 lire.
Nel 1935 il Comune acquistò dal Milan lo stadio, e decise il completamento del perimetro delle gradinate, collegando le quattro tribune lineari con quattro curve.
Il nuovo stadio per 55.000 spettatori fu “sfoggiato” per la prima volta il 13 maggio 1939 con la sfida dell’Italia con l’Inghilterra: l’incontro terminò 2 a 2 e lo straordinario incasso ammontò a ben 1.220.000 lire.
San Siro fu risparmiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e il 1 dicembre 1946 ospitò la prima partita internazionale del dopoguerra: l’avversario era l’Austria, battuta 3 a 2.
Nel settembre 1947 il sindaco Antonio Greppi e l’assessore Guido Marzalli proposero un ampliamento dello stadio con la realizzazione del secondo anello.
Il Comune di Milano dovette aspettare ben 7 anni per cominciare i lavori, in attesa delle approvazioni del CONI e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ridimensionarono il progetto a 100.000 posti, 70.000 dei quali per spettatori seduti.
Il 26 ottobre 1955 lo stadio presentò il suo avveniristico aspetto.
La “prima” si tenne il 25 aprile 1956 con la partita di maggior cartello cui si potesse allora pensare: Italia – Brasile, che finì 3 a 0.
Metà delle gradinate erano coperte, consentendo a 30.000 spettatori di ripararsi dalla pioggia.
Successivamente si provvide all’illuminazione per le partite notturne.
Quando lo stadio fu scelto per ospitare la partita inaugurale dei Campionati Mondiali del 1990, si pensò ad una soluzione avveniristica e architettonicamente impressionante, la costruzione del terzo anello.
Il progetto degli architetti Ragazzi e Hoffner ha come caratteristica essenziale il fatto che il terzo anello non è poggiato sulla struttura preesistente, ma ha sostegni autonomi dal vecchio stadio che ingloba in sé stesso.
Le 4 torri angolari, che sono alte ben 51 metri, sostengono la struttura di copertura dello stadio.
Gli 85.700 posti a sedere sono tutti coperti.
Le gradinate più alte del terzo anello sono ad un’altezza di 47 metri, ma la copertura, alta a sua volta 9,50 metri, poggia sulle torri angolari di 51 metri, per un’altezza totale di oltre 60 metri.
Il 1 luglio 2000 viene presentato ufficialmente il Consorzio San Siro 2000.
Nato dalla collaborazione tra Inter e Milan, vuole essere un segno tangibile della volontà dei due team di collaborare per offrire alla città uno stadio all’altezza della tradizione sportiva milanese.
Le principali finalità che il consorzio si propone sono:
- la gestione e la promozione dello stadio Meazza attraverso l’organizzazione di eventi sportivi;
- l’adozione delle più moderne tecnologie per il miglioramento
dei servizi e la sicurezza degli spettatori.
Nel prossimo articolo si parlerà dei servizi dello Stadio
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