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L'Istituto per il Credito Sportivo

dott. Aldo Rovagnati




    L’Istituto per il Credito Sportivo (ICS), fondato con la legge n. 1295 del 24/12/1957, è un ente pubblico con personalità giuridica e gestione autonoma, ed ha sede in Roma.
Scopo e finalità dell’ICS è l’esercizio del credito attraverso l’erogazione di mutui a medio e lungo termine per la costruzione, ampliamento, attrezzatura e miglioramento di impianti sportivi (compresa l’acquisizione delle relative aree), o per l’acquisto di immobili da destinare ad attività sportive, in base a progetti che abbiano ricevuto regolare e rituale approvazione da parte del CONI, che dunque in questo caso riveste una funzione consultiva, attraverso l’emanazione di un parere tecnico.

Più nello specifico, le operazioni ammissibili a finanziamento sono:
- l’acquisto di aree per la realizzazione di impianti sportivi;
- l’acquisto di immobili da destinare ad attività sportiva;
- l’acquisto di impianti già esistenti e funzionanti, a condizione che l’acquisto sia finalizzato al mantenimento ad uso sportivo dell’immobile che altrimenti sarebbe destinato ad un impiego diverso;
- l’incarico a professionisti per l’espletamento degli adempimenti tecnici (progettazione architettonica, progettazione statica ed impiantistica, indagini geognostiche, rilievi topografici, direzione lavori, pratiche catastali, ecc.);
- l’esecuzione di opere edili, impiantistiche e di sistemazione esterna necessarie alla realizzazione di impianti sportivi nuovi, o al miglioramento, la messa a norma, all’ampliamento, all’ammodernamento di impianti esistenti;
- l’acquisto di attrezzature e di arredi necessari alla funzionalità dell’impianto.

L’Istituto può accordare contributi sul tasso d’interesse lordo attraverso un fondo speciale costituito presso l’Istituto medesimo ed alimentato da una quota dell’1% calcolata sugli incassi lordi dei concorsi a pronostici e con l’importo degli stessi premi a concorsi colpiti da decadenza. Le tabelle seguenti indicando il numero e l’ammontare dei mutui concessi dall’ICS nel 2002, nel 2001 e negli anni tra il 1959 (anno della sua fondazione) e il 2001, operando una ripartizione per regioni.







Dai 326 milioni di euro del 2002 si è scesi, nell’anno 2003, a 306 milioni, con un decremento del 6%.
Rispetto invece al 2001, quando erano stati erogati mutui per circa 212 milioni di euro, resta un significativo aumento del 45%.
Il calo può essere spiegato con la concessione nel 2002 di mutui per cifre molto elevate finiti a Roma e a Torino (per la sede della Juventus). Le domande soddisfatte sono invece passate da 740 a 759.

Altro dato significativo è il rapporto tra i mutui erogati a privati rispetto a quelli pubblici, nel 2003 pari al 29% e in calo rispetto al 35% del 2002. Anche in questo caso la lettura del 2003 rispetto al 2001, quando il rapporto era stato del 28%, mette in evidenza una crescita, seppure contenuta.

Infine un altro dato significativo è l’importo medio dei mutui concessi, cioè la divisione dell’importo totale del 2003 con il numero dei finanziamenti. Il risultato è di 404000 euro a mutuo che diventano 330000 per i soggetti pubblici e 870000 per quelli privati, in quest’ultimo caso con una forte diminuzione rispetto al 2002, quando l’importo medio era stato pari a 1,1 milioni di euro circa.

Nel prossimo articolo si parlerà dei soggetti ammessi ai finanziamenti

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