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L'organizzazione dello sport
e gli impianti sportivi

Il CONI e gli impianti sportivi

dott. Aldo Rovagnati



    Il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), fondato nel 1914, è un ente di diritto pubblico che svolge il ruolo di “Federazione delle Federazioni”, ossia rappresenta il massimo organo di governo dello sport italiano.
Per quanto riguarda le problematiche relative agli impianti sportivi, il Coni ha predisposto specifici “uffici” adibiti allo studio e all’intervento in questo particolare settore dell’offerta di sport:

- Centro Studi Impianti Sportivi: si tratta di un centro di servizi che cura, in collaborazione con le strutture tecniche territoriali, gli indirizzi per l’esame dei progetti e per il finanziamento della costruzione di impianti sportivi. Sviluppa inoltre lavoro di documentazione, elaborazione e informazione per l’attività di consulenza. Collabora, per quanto attiene agli impianti sportivi, con il CIO e le Federazioni Internazionali. Progetta e conduce iniziative di studio, ricerca scientifica, sperimentazione e normazione in campo territoriale, tipologico e tecnologico. Provvede, a livello nazionale e territoriale, alla elaborazione di programmi di intervento per gli impianti di base in collaborazione con gli Enti Locali, le Federazioni Sportive Nazionali ed altre istituzioni. Il Centro Studi Impianti Sportivi svolge quindi attività di ricerca e sperimentazione (territoriale, tipologica,tecnologica e gestionale), pareri sugli impianti sportivi (anche finalizzati ai finanziamenti), normativa tecnica (norme CONI, regolamenti tecnici, norme commerciali, norme di legge), documentazione, informazione e attività promozionali;

- Struttura Tecnica Internazionale: si occupa di consulenze tecniche per l’impiantistica sportiva di alto livello e sul rapporto tra sport e ambiente e per l’impiantistica sportiva relativa a grandi eventi;

- Ufficio Consulenza per la Sicurezza Ambientale: predispone e aggiorna piani di sicurezza degli immobili e degli impianti e inoltre si occupa della normativa tecnica in materia di sicurezza e ambiente, svolge il ruolo di osservatorio sulla violenza nello sport e intrattiene rapporti con gli organi di vigilanza;

- Ufficio Consulenza Coordinamento Responsabili Impianti Sportivi: coordina i vari Centri Tecnici Regionali per gli impianti sportivi. Questi ultimi svolgono attività di consulenza nel territorio regionale fornendo documentazione ed informazioni sui finanziamenti, sulla programmazione, progettazione e gestione degli impianti sportivi, gestiscono le banche dati regionali sugli impianti sportivi e le tengono aggiornate secondo le indicazioni del Centro Studi Impianti Sportivi. Inoltre coordinano le Commissioni regionali per gli impianti sportivi, che danno pareri tecnici sugli impianti sportivi finanziati dall’Istituto per il Credito Sportivo.

Il ruolo che il CONI svolge in relazione agli impianti sportivi non si esaurisce comunque nella pur importante predisposizione di uffici rivolti allo studio, all’analisi e alla programmazione del fenomeno. Infatti il CONI ha elaborato delle specifiche norme, che hanno lo scopo di individuare livelli minimi qualitativi e quantitativi da rispettare nella realizzazione di nuovi impianti sportivi, ovvero nella ristrutturazione di quelli esistenti. E’ previsto che gli impianti sportivi debbano essere conformi, oltre che alle stesse norme CONI, anche alle norme di legge che regolino progettazione, costruzione e esercizio (tra le altre quelle che si riferiscono a sicurezza, igiene, barriere architettoniche, ecc.) e ai regolamenti delle Federazioni sportive Nazionali e Internazionali in materia.

Le norme CONI individuano e dettano regole in relazione a:

- caratteristiche degli impianti sportivi: vengono individuate le parti funzionali (spazi per l’attività sportiva, servizi di supporto, impianti tecnici, spazi per il pubblico, ecc.) e gli spazi complementari (sedi di società, aule didattiche, laboratori, uffici vari, spazi per ristoro e attività creative e commerciali,ecc.);

- dotazioni: l’impianto sportivo come dotazione minima dovrà comprendere spazi di attività (campi, piste, vasche, ecc.), spogliatoi per atleti e giudici di gara con relativi servizi igienici, magazzini per attrezzi e materiali, sistemi per la custodia degli abiti, locale di pronto soccorso, impianti tecnici essenziali (illuminazione e riscaldamento dei locali, irrigazione dei campi di gioco all’aperto, ecc.) e parcheggi adeguati;

- fruibilità da parte di disabili;

- impianti di esercizio: intesi con tale termine gli impianti non destinati ad attività agonistiche di alcun livello, di interesse sociale e promozionali dell’attività sportiva;

- caratteristiche delle aree: vengono regolate la localizzazione (l’impianto sportivo dovrà adeguatamente essere inserito nel contesto ambientale ed integrato con le infrastrutture dei servizi esistenti nel territorio), la recinzione esterna dell’area e le aree di sosta e parcheggio;

- spazi per le attività sportive: sempre tenendo presenti i vincoli di sicurezza e accessibilità per gli utenti della pratica sportiva, sono disciplinati l’orientamento degli spazi di attività all’aperto, le segnature dei campi, le fasce di rispetto, la recinzione degli spazi di attività e le protezioni, le pavimentazioni, le altezze libere, l’illuminazione naturale degli spazi al chiuso, l’illuminazione artificiale, l’illuminazione di emergenza, la ventilazione, la regolazione della temperatura e dell’umidità, la dotazione di attrezzature per la pratica sportiva, la manutenzione e la conduzione, l’affollamento degli spazi di attività;

- servizi di supporto per l’attività sportiva: vengono regolamentate le caratteristiche degli spogliatoi per atleti e giudici di gara, del locale di pronto soccorso, del deposito attrezzi e materiali vari, degli spogliatoi per il personale;

- caratteristiche dei servizi annessi agli spogliatoi (servizi igienici e docce);

- spazi per il pubblico: sono disciplinate la delimitazione degli spazi per il pubblico, i vari settori e le dotazioni accessorie, tenendo ovviamente conto della normativa in materia di sicurezza e dei vincoli di accessibilità e visibilità;

- prescrizioni integrative per tipologie specifiche di impianti: ovvero che si tratti di impianti al chiuso, impianti natatori o campi all’aperto.

Gli altri articoli sull'argomento
¹ Ferrara Maria, L’organizzazione dello sport, Torino, Giappichelli, 2003
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