Indietro
Lo sport è veicolo di un numero elevatissimo di emozioni nell’animo delle persone, emozioni che vanno dalla gioia per una vittoria, alla tristezza per una sconfitta, al patriottismo nel sentire il proprio inno nazionale, alla comprensione nel vedere il viso sconfitto e stanco di un atleta che si sa aver lavorato tanto per un determinato evento.
In ogni caso lo sport è costituito da atleti e fondamentalmente sono questi che nelle loro gesta suscitano i sentimenti più disparati. Questo consente ai campioni di avere un potere sull’immaginario collettivo che va al di là del mero atto sportivo.
In particolare le vicissitudini di un atleta hanno una rilevanza in quattro ambiti: sociale, culturale, politico ed economico.
Il primo e l’ultimo sono forse i più conosciuti, o compresi, mentre gli altri sono spesso il risultato del modo d’essere di un atleta.
La socialità della figura del campione è certamente quella che fa riferimento alla capacità attrattiva che ha nei confronti delle masse affinché si avvicinino allo sport di appartenenza e che permette di sviluppare anche il sistema nel suo complesso, come per esempio creare una mentalità anche a livello di federazioni affinchè si attivino per lo sviluppo della disciplina, non solo a livello agonistico.
La volontà d’emulazione del campione riesce, quindi, anche a distogliere la gioventù da possibili alternative che di costruttivo non hanno nulla, permette di poter inviare dei messaggi di pubblicità progresso diretti alla collettività che possono avere più richiamo rispetto ad un veicolatore rappresentato dalla persona comune.
L’atleta è portatore di cultura, soprattutto nelle vetrine rappresentate dalle grandi manifestazioni sportive trasmesse sull’intero globo dove, oltre all’orgoglio per la presenza di un connazionale, si è di fronte ad un crocevia di diverse culture eterogenee che consente a chi guarda di confrontarsi con diverse usanze, per poterle al limite anche rispettare.
La cultura attiene, però, anche al messaggio sociale che l’atleta dovrebbe trasmettere: l’accettazione della sconfitta come elemento integrante del gioco. Si riesce, in tal modo, ad aprire la mentalità della gente che, proprio a causa della sua eterogeneità, tende ad immedesimarsi esasperatamente nel concetto di vittoria a tutti i costi.
Il fattore politico è quello di cui si sta ancora maturando coscienza negli atleti stessi, ma che è sempre esistito ed in alcuni di loro è fortemente radicato.
L’appartenenza ad un paese che abbia una specifica situazione politica, affiancato al valore eccellente del campione portano ad una miscela che spesso condiziona e stimola gli atteggiamenti di coloro che credono nella politica e che ne idealizzano il concetto.
Prossimamente la seconda parte dell'articolo
Sommario
|