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Influencer, nuova vita con gli Nft
Serena Williams ambasciatrice degli atleti negli esports


di Marco Livi

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Anche nello Sport il marketing legato ai personaggi (virtuali e non) si rilancia con gettoni digitali e videogiochi. Gli influencer continueranno a essere protagonisti delle strategie aziendali e, anzi, il loro ruolo crescerà anche nel 2022. Crescerà ma cambierà molto guardando sempre di più alle nuove tecnologie.

Non si tratta solamente di immaginarsi influencer virtuali: ci saranno anche quelli in carne e ossa a invadere nuovi spazi inesplorati di mercato, come il Metaverso. E se l’obiettivo è monetizzare la propria presenza o i propri contenuti, allora le loro iniziative non potranno che passare soprattutto attraverso gli Nft (Non fungible token), gettoni digitali che rappresentano un oggetto fisico o a sua volta virtuale, con tanto di certificazione. Sono gettoni unici che non si possono sostituire ma possono essere venduti in cambio di denaro, secondo la definizione di Buzzoole, piattaforma di influencer marketing che ha stilato i trend 2022 dell’influencer marketing.

Così, gli Nft potranno servire agli influencer reali e alle aziende per vendere le loro collezioni, gli oggetti brandizzati come hanno fatto marche tra cui Coca-Cola, Dolce & Gabbana e Clinique. Il colosso internazionale di bevande ha messo sul mercato la versione “Non fungible token” di alcuni suoi oggetti vintage (arrivati fino al valore unitario di 575 mila dollari, 506,8 mila euro, destinando il ricavato a Special Olympics International, organizzazione sportiva internazionale impegnata a favore delle persone con disabilità intellettiva).

La griffe di moda ha invece creato una collezione di nove abiti e gioielli fisici con relativi Nft (valore complessivo dell’asta: 5,6 milioni di dollari, quasi 5 milioni di euro). Infine, l’azienda beauty ha regalato Nft durante un concorso rivolto ai clienti fidelizzati che avessero condiviso storie di ottimismo sui social.

Comunque, nel mondo degli Nft stanno debuttando anche personaggi noti del mondo dello Sport, come Serena Williams, la tennista USA che è entrata nel Cda di Sorare, startup per il gioco di fantacalcio attraverso blockchain, per avvicinare gli atleti a Nft e esports (sport virtuali).

Prima ancora degli sportivi, però, gli artisti hanno iniziato ad approcciare i token, per esempio nel caso di The Hub, piattaforma che vuole promuovere la digitalizzazione delle opere d’arte fisiche, creandone dei corrispettivi virtuali (vedere Italia Oggi del 15/12/2021). Da ultimo non mancano gli influencer virtuali che potranno cavalcare questa tendenza, avendo già un ampio pubblico di fan e collaborazioni con marchi come Lil Miquela (oltre 3 milioni di follower su Instagram, coinvolta in progetti con Calvin Klein, Balenciaga e Samsung), Noonoouri (circa 400 mila e partnership con Tommy Hilfiger e Balenciaga) oppure Shudu Gram (che veste Ferragamo, Chanel e Adidas. Follower: 200 mila).

In conclusione, “nel 2022 l’ecosistema dell’influencer marketing continuerà a evolvere” dichiara Gianluca Perrelli, Ceo di Buzzoole. “Le aziende dovranno capire come usare le innovazioni tecnologiche per ottimizzare i propri processi di marketing e individuare il modo di interagire con i consumatori, sempre più sensibili a format di intrattenimento che stimolano la fase di conversione nei processi di acquisto”.
Da ricordare, però, che c’è uno studio dell’Istituto Gartner, secondo il quale arriverà al 26% la quota media dei budget marketing aziendali da destinare alle nuove tecnologie.

Ma dove si utilizzeranno i gettoni virtuali? Oltre alle singole piattaforme proprietarie o al più famoso Metaverso, dopo l’acquisizione da parte di Microsoft di Activision Blizzard, produttore di videogiochi come “Call of Duty”, “Warcraft” e “Candy Crush”, bisognerà prestare attenzione proprio ai videogiochi e in particolare a piattaforme come Roblox e Minecraft, in cui è possibile non solo creare completi ecosistemi di sfide ma anche mondi in cui ogni elemento (per esempio gli abiti dei personaggi) possono essere acquistabili. O, perché no, replicare l’ultimo completo di abbigliamento di Serena Williams e metterlo in vendita.

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Articolo: Italia Oggi del 21 gennaio 2022
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