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L’analisi dell’ambiente esterno


di Sara Bassani

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La definizione della mission permette di individuare anche l’ambito fondamentale di analisi del micro e macroambiente di marketing dell’evento, ovvero quali elementi devono essere oggetto di un’attenta comprensione e valutazione al fine del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
L’ambiente esterno, quindi, definisce ciò che è possibile realizzare, ed è costituito da tre componenti:

1. l’ambiente pubblico, formato da gruppi e organizzazioni interessati alle attività dell’organizzazione, comprendente le comunità locali, i gruppi di impegno sociale, ambientale e religioso, l’opinione pubblica in generale, i mass media, e tutte le istituzioni le cui azioni possono avere effetto sullo sviluppo dell’organizzazione;

2.l’ambiente competitivo, costituito da gruppi e organizzazioni che competono per acquisire l’interesse e le preferenze dei pubblici cui si rivolge l’organizzazione;

3.il macroambiente, ossia le grandi tendenze di fondo, dalle quali derivano le opportunità e le minacce rilevanti per l’organizzazione. Le principali forze del macroambiente da tenere sotto controllo sono quelle demografiche, economiche, tecnologiche, politiche e sociali. Esse rappresentano gran parte di quei “fattori incontrollabili” ai quali l’organizzazione deve adattarsi.

- Minacce. Alcuni degli sviluppi dell’ambiente esterno si presentano come minacce. La definizione proposta da Kotler è la seguente:

Una minaccia ambientale può essere definita come una sfida posta da una sfavorevole tendenza o sviluppo in atto nell’ambiente, tale da poter determinare, in assenza di una specifica azione di marketing, l’erosione della posizione dell’impresa.

Chiaramente tale definizione è formulata nell’ottica di un’impresa industriale, ma il concetto può essere applicato, con lievi modifiche, anche alle imprese ed organizzazioni del settore terziario.
Una volta individuati i pericoli che minacciano l’evento, essi dovrebbero essere classificati secondo la loro gravità e probabilità di manifestazione, utilizzando la seguente matrice:


Figura: Matrice delle minacce - Fonte: Kotler, Scott (1993)

Le minacce del quadrante superiore di sinistra (1) sono particolarmente gravi, in quanto esse possono determinare danni di particolare entità e hanno una forte probabilità di verificarsi.
Il comitato organizzatore deve predisporre un piano d’emergenza per ciascuna di queste minacce, nel quale sono chiaramente indicate le azioni che esso deve svolgere prima o durante il manifestarsi di quanto ipotizzato. Le minacce considerate nel quadrante inferiore di destra (4) sono di scarsa rilevanza e possono quindi essere ignorate. Le minacce dei due quadranti restanti (2 e 3) non richiedono la predisposizione di piani di emergenza, ma devono essere tenute costantemente sotto attento controllo, in modo da accertare per tempo il loro eventuale sviluppo.

- Opportunità. In modo analogo i responsabili dell’organizzazione dell’evento dovrebbero procedere ad identificare le opportunità determinate dall’evoluzione ambientale. Esse vengono così definite da Kotler:

Un’impresa si trova di fronte a un’opportunità di marketing allorquando essa gode di uno specifico vantaggio competitivo per quanto concerne uno specifico campo d’azione.

Le opportunità dovrebbero essere classificate in relazione alla loro attrattività e alle probabilità di successo, utilizzando una matrice simile a quella vista in precedenza. Tale probabilità dipende dal fatto che le risorse organizzative siano o meno idonee a soddisfare le condizioni di successo dell’evento.

Nel prossimo articolo riprenderemo l'Analisi SWOT, in particolare l’analisi dell’ambiente interno (analisi dei punti di forza e di debolezza)

Leggi gli articoli precedenti                                           


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