Il fenomeno del mobbing è molto diffuso soprattutto nel mondo del lavoro e, secondo alcuni esperti, le vittime di mobbing in Italia sarebbero almeno un milione: si tratta principalmente di persone che lavorano nel settore pubblico e del terziario.
Le vittime del mobbing subiscono molestie psicologiche, che possono essere compiutedagli stessi colleghi o da un superiore. Il "mobizzato" viene screditato e discriminato, tanto da essere sovente costretto ad abbandonare il posto di lavoro.
Fra i motivi citati come causa di mobbing vi sono: l'incomprensione delle caratteristiche potenziali della vittima, l'esasperata competitività e l'arrivismo. Il mobizzato si sente un emarginato e, molto spesso, perde la stima di sé; il suo malessere è frequentemente causa di disturbi comportamentali che coinvolgono la sfera emotiva e quella psicosomatica.
Mobbing nel calcio
Questa sintetica riflessione sul mobbing ha lo scopo di introdurre una possibile presenza di tale fenomeno anche nel mondo del calcio giovanile. I ragazzi, infatti, possono provare la stessa sensazione del mobizzato quando vengono esclusi da una squadra o vengono tenuti in panchina senza mai giocare.
Nessuno nega che nelle squadre di calcio sia importante saper giocare bene e che molte volte sono gli stessi genitori a spingere i figli alla competitività più sfrenata, senza considerare nemmeno per un attimo che il giovane potrebbe "mobizzare" un suo coetaneo, creando così all'interno del gruppo invidie e tensioni.
Non risulta che si siano verificati nelle società di calcio giovanile episodi di mobbing così gravi da compromettere la salute dei ragazzi che giocano, ma sarebbe opportuno non dimenticare che l'esclusione di un giovane calciatore da parte della squadra può creare nel giovane comportamenti aggressivi e irascibili, a causa della scarsa considerazione personale, e modificare la sua condotta scolastica.
Quale la prevenzione
Nel mondo del lavoro, per ovviare alla possibilità che si sviluppi il mobbing si tende a far partecipare tutti i lavoratori, ognuno con il proprio ruolo, ai progetti di sviluppo aziendale.
Nelle squadre di calcio giovanile si potrebbe, attraverso incontri di gruppo, far capire ai genitori e ai ragazzi che, in determinate situazioni, per la squadra è certo più utile impiegare i migliori, senza però screditare il ragazzino che gioca peggio e farlo sentire inutile. Andrebbero evitate decisioni prese dal singolo e occorrerebbe incrementare le decisioni di gruppo in modo che anche gli eventuali esclusi possano partecipare alla scelta di coloro che giocheranno.
Che cos'è il mobbing
Il termine mobbing deriva dall'inglese "to mob", che significa aggredire, assalire.
Nel corso degli anni il significato di questo termine ha subito diverse modificazioni e oggi si parla di mobbing intendendo un comportamento particolarmente discriminante da parte di un gruppo o di un singolo nei confronti di un individuo.
Le conseguenze del mobbing
L'umore inizia a modificarsi, mostrando aggressività e irritabilità; in altri casi il soggetto arriva a manifestare disturbi psicosomatici, come insonnia, cefalea, gastralgie.
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