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Che lo sport sia un toccasana per la salute cardiovascolare e metabolica è ormai noto. Allenarsi migliora anche l’umore e il benessere psicofisico: dopo una partita di tennis al mattino o una nuotata prima di cena il rilascio di endorfine regala piacere, gratificazione e felicità tanto da aiutare a sopportare meglio lo stress. La scusa più gettonata per assecondare la pigrizia è però spesso la stessa: manca il tempo.
La buona notizia per vincere (forse) l’indolenza arriva da uno studio pubblicato di recente su Scientific Reports in cui si evidenzia come anche solo dieci minuti di corsa a intensità moderata sono sufficienti per migliorare l’umore e le funzioni cognitive.
Secondo gli esperti dell’Università di Tsukuba, in Giappone, pochi minuti di running consentono di aumentare il flusso sanguigno nelle aree della corteccia prefrontale bilaterale, la parte del cervello che svolge un ruolo importante nel controllo dell’umore e delle funzioni esecutive, tanto da migliorare, come conseguenza, le prestazioni intellettive.
La corsa è un’attività alla portata di tutti, che non richiede attrezzatura o investimenti particolari ed è dunque adatta anche agli studenti che per motivi di studio devono conciliare il poco tempo disponibile con un portafoglio in genere limitato.
“Per compiere il movimento propulsivo della corsa sono richieste funzioni di coordinamento ed equilibrio che determinano l’attivazione neuronale della corteccia prefrontale e ci si aspetta che altre funzioni che fanno capo a questa regione cerebrale possano beneficiare dell’aumento delle risorse cerebrali” spiega il biochimico Hideaki Soya, primo firmatario dello studio. “Sappiamo già, da altre ricerche – aggiunge lo scienziato – che l’attività fisica in generale migliora la salute fisica e mentale ma sono relativamente poche le analisi fatte sui benefici concreti della corsa rispetto ad altri sport, ad esempio il ciclismo.
La scelta di approfondire questo tema, ovvero di come la corsa influisca positivamente sul nostro benessere, nasce dall’importanza che questa ha avuto nell’evoluzione della specie, a fronte di altri sport che hanno avuto un impatto minore”.
Gli scienziati hanno voluto valutare nello specifico gli effetti a breve termine della corsa a intensità moderata praticata per un periodo di tempo limitato, appunto dieci minuti, dunque alla portata di tutti. Per farlo sono state coinvolte 26 persone e i ricercatori hanno scoperto che dopo la breve corsa i volontari se la cavavano meglio in un test che misura le abilità cognitive, chiamato “Stroop ColorWord”, che consiste nel riferire nel più breve tempo possibile con quale colore sono scritte alcune parole che appaiono a video.
A complicare il compito, una serie di interferenze come, ad esempio, la comparsa sul monitor di una scritta in verde della parola rosso così da confondere i volontari che dovevano riferire il colore della parola e non la parola stessa. Dopo i 10 minuti di corsa le risposte dei volontari sono risultate più precise e rapide e anche il tono dell’umore si dimostrava migliore sulla base delle risposte dei partecipanti ad un questionario.
I risultati della ricerca sono un’ulteriore prova del fatto che non è necessario per forza svolgere molta attività fisica per avvertirne i benefici. Già in precedenza, infatti, era stato dimostrato che attività fisiche brevi ma intense aumentano la concentrazione fino a un’ora dopo l’esercizio (studenti in ottima forma fisica hanno dimostrato maggiore concentrazione rispetto a coetanei meno allenati).
Quindi niente scuse: bastano un paio di scarpe da ginnastica e un po’ di buona volontà per sentirsi meglio.
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