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Dopo l'acquisto a sorpresa del club londinese del Chelsea da parte del miliardario russo Roman Abramovich, operazione che si è conclusa con un esborso di circa 217 milioni di euro, l'interesse degli investitori per le squadre inglesi della Premier League, quotate o meno in Borsa, è sempre molto alto.
Come già accennato in un precedente articolo, voci di un'opa (offerta pubblica di acquisto) sul Manchester United da parte di alcuni imprenditori russi (si parla di circa 850 milioni di euro) aveva scosso la società, già in confusione dopo la partenza dell'ormai ex Direttore Generale Peter Kenyon.
Ora altre società inglesi sono nel mirino di uomini d'affari dotati di grande disponibilità finanziaria. Una di queste è il Blackburn Rovers che, con grande probabilità, finirà nelle mani di un amico di Abramovich, il banchiere russo Alexander Mamut.
Ma anche per l'Aston Villa, squadra di Birmingham vincitrice in passato di una Coppa Campioni, è in atto una trattativa con alcuni imprenditori venezuelani interessati all'acquisto.
Ma a cosa è dovuto tutto questo interesse per le squadre inglesi da
parte della finanza internazionale? La spiegazione sta tutta in un rapporto
della Deloitte & Touche che ha calcolato il giro d'affari della
Premier League nella scorsa stagione in circa 1 miliardo e 748 milioni
di euro, con utili operativi per 130 milioni di euro. Inoltre
è stato registrato un aumento del 12% delle entrate nei primi 6 mesi
del 2003.
Nel caso dell'Aston Villa, ad esempio, il titolo in Borsa negli ultimi 12 mesi è cresciuto di quasi il 100%, passando da 110 agli attuali 217 pence.
Ma anche quando la situazione economico-finanziaria di un club non è delle migliori, come avvenuto per il Leeds che ha registrato una perdita di quasi 8 milioni di sterline nel bilancio 2001-2002, gli analisti prevedono ugualmente un recupero di bilancio ritenendo sottostimata, in questo caso, l'attuale valutazione della società.
A conferma della crescita economica della Premier League, giunge la notizia che il Manchester United è stato considerato il club di calcio più ricco del mondo.
In particolare ha chiuso l'esercizio al 31 luglio con 39,3 milioni di sterline di profitto lordo (+22% rispetto al 2002), con un aumento di fatturato del 18% per un totale di 173 milioni di sterline.
A questi dati si contrappone una diminuzione delle entrate relative alla vendita di giocatori e dei guadagni in generale, passati da 12,9 a 7,4 milioni di sterline, ed un aumento dei costi imputabili ai salari (+12%).
La situazione positiva del club è dovuta in parte ai successi sportivi raggiunti in passato e negli ultimi anni, in parte alla costante crescita del titolo in Borsa, ma soprattutto all'appoggio economico di grandi sponsor, in particolare della Nike con la quale ha sottoscritto un accordo di sponsorizzazione valido per 13 anni che porterà nelle casse del club 303 milioni di sterline.
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