SERIE C1
Spal: 287,9%
Lucchese: 255,5%
Lecco: 250,6%
Lodigiani: 212,1%
Messina: 210,9%
Avellino: 192,2%
Varese: 186,7%
Modena: 173,9%
Fermana: 168,8%
Viterbese: 129,8%
Cesena: 127,6%
Palermo: 126,5%
Pisa: 124,1%
Livorno: 120,0%
Ascoli: 107,8%
Nocerina: 89,8%
Giulianova: 87,5%
L'Aquila: 87,4%
Catania: 83,2%
Arezzo: 81,3%
Como: 76,6%
Reggiana: 76,2%
Spezia: 67,8%
Carrarese: 67,2%
Brescello: 66,4%
Vis Pesaro: 62,9%
Castel di Sangro: 61,2%
Alzano Virescit: 60,3%
Torres: 59,9%
Benevento: 57,5%
Albinoleffe: 55,1%
Fidelis Andria: 54,0%
SERIE C2
Foggia: 381,8%
Mestre: 300,7%
Rimini: 251,2%
Viareggio: 243,4%
Tricase: 169,3%
Giugliano: 163,9%
Cremonese: 131,9%
Alessandria: 131,4%
S. Anastasia: 125,1%
Padova: 118,5%
Catanzaro: 118,4%
Mantova: 116,9%
Pro Sesto: 110,3%
Sora: 105,8%
Prato: 101,7%
Pro Patria: 100,1%
Chieti: 100,0%
Lanciano: 98,6%
Fasano: 96,3%
Nuova Nardò: 94,1%
Puteolana: 93,3%
Fiorenzuola: 87,2%
Gualdo: 86,3%
Biellese: 85,5%
Cavese: 85,5%
Triestina: 75,4%
Meda: 70,6%
Novara: 68,7%
Pro Vercelli: 68,7%
Sangiovannese: 67,6%
Montevarchi: 65,5%
Montichiari: 62,3%
Teramo: 60,6%
Südtirol: 59,5%
Acireale: 53,5%
Castelnuovo G.: 46,4%
Legnano: 43,7%
Faenza: 40,4%
Imolese: 38,7%
Sassuolo: 34,2%
Trento: 33,8%
Campobasso: 9,4%
Gubbio: 1,3%
Gela: 0,5%
Barcellona: 0,1%
Un primo segnale forte nel tentativo di invertire questa tendenza negativa è stato dato recentemente da alcuni tra i giocatori più rappresentativi (ma anche più ricchi in assoluto) del nostro Campionato, in primis Ronaldo (che da poco si è trasferito al Real Madrid), Vieri e Recoba (gli ultimi due appartenenti al parco giocatori di un club, l'Inter, che negli ultimi anni ha investito molto nel tentativo di vincere l'ambito tricolore), i quali hanno deciso di autoridursi lo stipendio del 5%.
Tuttavia l'iniziativa intrapresa, per quanto nobile e soggetta ad ammirazione, non risolve affatto il problema, semmai ci permette di riflettere su alcune questioni.
Innanzitutto i tre atleti summenzionati appartengono a quella fascia di calciatori cosiddetti privilegiati, il cui guadagno supera l'1,034 milioni di euro (vale a dire circa 2 miliardi di vecchie lire). In particolare, Alvaro Recoba riceve dall'Inter circa 8 milioni di euro all'anno, Christian Vieri circa 5 milioni mentre Ronaldo riceveva circa 4 milioni e mezzo. Va da sé che per questa categoria di giocatori un'auto-riduzione minima dello stipendio viene assorbita in maniera quasi indolore, mutando relativamente poco la realtà economica personale. Tra l'altro è stato calcolato che dei 712 giocatori della massima serie tesserati nella stagione passata, il 29,9% percepisce più di 500 degli 890 milioni di euro complessivamente pagati dalle società di Serie A**.
Ma cosa dire di tutti quei giocatori che militano nelle serie inferiori? Sarebbe concepibile da parte loro una decurtazione dello stipendio su iniziativa personale? Anche in questo caso parliamo certamente di cifre di tutto rispetto, ma probabilmente non tali da giustificare l'emulazione dei colleghi più famosi.
D'altra parte, i dati a disposizione mettono chiaramente in luce la difficoltà economica che la maggior parte delle società di Serie C1 e C2 sono costrette a fronteggiare, ed è evidente che in tempi brevi l'intero "sistema calcio" andrà riesaminato alla base in modo da garantire alle società calcistiche un futuro economicamente meno incerto ed una maggiore trasparenza finanziaria (che al momento latita alquanto), tutelando maggiormente, in questo modo, anche tutti coloro che all'interno di queste società rappresentano la forza lavoro più operativa, indispensabile per la sopravvivenza logistica degli stessi Club.
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