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Regolamento per l'impianto di gioco nella Pallavolo di Serie A1 e A2 Femminile

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REGOLAMENTO IMPIANTI E CAMPI DI GIOCO

PRINCIPI GENERALI
1. Norma fondamentale
La piena osservanza delle norme e delle disposizioni contenute nel presente Regolamento da parte dei sodalizi è condizione indispensabile per l'accesso ai campionati nazionali di Serie A.

2. Competenze e definizione
La verifica dell'idoneità dei campi di gioco per la disputa di incontri di Serie A1 e A2 femminili di pallavolo è di competenza della Lega stessa per delega da parte della FIPAV sancita dalla Convenzione Lega/FIPAV 31/07/94 o da successivi patti intervenuti tra le parti.
Essa consiste nell'accertamento della sussistenza di tutte le prescrizioni necessarie e sufficienti alla regolare disputa di una gara di pallavolo di Serie A che si deve svolgere nel rispetto di tutte le norme regolamentari emanate dalla FIPAV e, per quanto di sua competenza, dalla Lega Pallavolo di Serie A Femminile. L'organo competente alla omologazione degli impianti di gioco è la Commissione Gestione Campionati che si potrà avvalere, per tali incombenti, di ispettori di propria fiducia.

3. Agibilità
L'agibilità dell'impianto consiste nella positiva verifica del pieno rispetto delle norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi contenute nel D.M. 25 agosto 1989 n.206 e modificazioni successive ed emanande, nonchè conformemente alle prescrizioni del Servizio Impianti Sportivi del CONI.

4. Omologazioni e successive verifiche
Tutte le procedure relative alla omologazione degli impianti per la serie A Femminile e le ulteriori verifiche previste dai successivi artt. 5 e 10 sono di competenza della Lega Pallavolo Serie A, per delega federale sancita dell'art. 2 lett.a) della Convenzione Lega/FIPAV del 31/07/94 o da successivi patti intervenuti tra le parti.
Il verbale di omologazione dell'impianto sarà sottoscritto sia dal suo estensore che dal legale rappresentante della Società i quali se ne assumono la piena responsabilità sia nei confronti della FIPAV che della Lega.
Ogni Società, una volta ottenuta l'omologazione del campo di gioco da parte dei competenti organi di Lega e FIPAV per quello che riguarda le misure del terreno di gioco, la agibilità, la capienza dell'impianto e le sue strutture, dovrà provvedere all'allestimento per ogni gara ufficiale di quanto previsto dal presente Regolamento.
La Lega potrà disporre ulteriori ispezioni dopo la omologazione dell'impianto, al fine di verificare la conformità di tali allestimenti alle disposizioni vigenti.

5. Variazioni successive
Ogni eventuale variazione a quanto specificato nel modulo di omologazione dell'impianto di gioco dovrà essere comunicata alla Lega immediatamente e comunque previamente rispetto alla prima partita successiva.

6. Termine per la omologazione dell'impianto
Tutti gli impianti dovranno essere omologati entro 30 giorni dall'inizio della stagione agonistica. La Commissione Gestione Campionati potrà disporre verifiche preventive sugli impianti di gioco prima della avvenuta omologazione.

7. Decisioni della Lega
La Commissione Gestione Campionati potrà disporre:
a) l'attestazione della idoneità del campo;
b) diniego dell'omologazione.
c) la sospensione dell'omologazione.

8. Provvedimento di idoneità
Il provvedimento di idoneità consiste nella restituzione alla Società interessata di due copie del modulo di omologazione dell'impianto vistate dalla Lega una delle quali dovrà essere esibita agli arbitri prima di ogni gara ufficiale. Una volta accertata l'idoneità questa resta valida fino a eventuali modifiche strutturali all'impianto, per cui la Società dovrà provvedere ai sensi di quanto previsto dall'art. 5 o fino a modifiche del presente Regolamento o delle disposizioni della FIPAV.

9. Diniego dell'omologazione
E' disposta in presenza di irregolarità ricavabili sulla base di quanto indicato nel modulo di omologazione rispetto alle prescrizioni regolamentari.

10. Sospensione dell'omologazione
In seguito a rapporti presentati dalla Commissione Gestione Campionati attestanti gravi infrazioni al presente Regolamento, la Commissione stessa può sospendere la omologazione dell'impianto con provvedimento scritto e notificato via fax alla Società, nel quale vengono indicati i termini di dilazione concessi per provvedere alla sanatoria delle irregolarità riscontrate. Finché perdura la mancata omologazione, sull'impianto non potranno essere disputati incontri di Serie A femminile, salvo diversa espressa menzione nel provvedimento di sospensione.
Scaduti i termini dilatori concessi senza che la Società abbia provveduto a quanto indicato nel relativo provvedimento, la sospensione è disposta sine die fino alla rimozione degli ostacoli che impedivano il rilascio della idoneità.

11. Assunzione di responsabilità
Dall'avvenuta omologazione le Società si impegnano, sotto la responsabilità personale del legale rappresentante, a non apportare alcuna variazione all'impianto senza richiedere preventiva approvazione alla Lega sulla conformità dei lavori in progetto alle prescrizioni regolamentari federali e di Lega in materia.

12. Controlli ed ispezioni
La Commissione Gestione Campionati della Lega ha i più ampi poteri per la verifica e i controlli circa la rispondenza fra quanto riportato nel modulo e quanto effettivamente esistente sul campo.
In ordine a tali poteri la Commissione Gestione Campionati delega funzioni di accertamento ad ispettori da essa nominati con il compito di verificare, nel corso di gare amichevoli o di Campionato la predetta rispondenza.
Gli ispettori redigono il loro rapporto che trasmettono alla Lega per tutti gli eventuali provvedimenti che si rendessero necessari ed opportuni. Il rapporto dovrà contenere l'esatta indicazione di quanto verificato, la situazione rilevata, i rilievi e le osservazioni riscontrate, i suggerimenti e le proposte idonee al raggiungimento degli scopi prefissati nel presente Regolamento.

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