Vi è poi l’innovazione tecnologica e digitale. I fan token sono essenzialmente degli asset digitali rappresentativi di valore, basati sulla tecnologia blockchain. La crisi di liquidità che ha investito il settore sportivo, e le restrizioni e le chiusure imposte dal Covid-19, ha convinto molte società calcistiche ad accelerare un processo di digitalizzazione del tifo sempre più inevitabile, attraverso l’offerta di fan token utilizzati anche come strumento di finanziamento.

Ad oggi, più di mezza dozzina di club della Serie A calcistica italiana e anche qualche squadra di serie inferiore hanno lanciato i propri fan token, e altrettanto ha fatto anche la Figc con il token della nazionale.

La capitalizzazione di mercato per i settori sportivi ammonta a circa 4 miliardi di dollari, e i token delle squadre calcistiche italiane realizzano volumi di scambio nelle 24 ore spesso superiori a quelli di primari club stranieri.

“In primo luogo, l’emissione di fan token offre la possibilità ai club di finanziarsi e al contempo perseguire la fidelizzazione dei propri supporters, anche quelli che raramente frequentano gli stadi, offrendo loro la possibilità di esprimere la propria voce anche su alcune scelte non gestionali, consentendo però al club di non perdere o delegare potere decisionale.

I fan token rappresentano inoltre una rilevante voce di merchandising per le nuove generazioni e in generale per tutti coloro che sono maggiormente dediti al mondo digitale.

Una rilevante potenzialità va individuata anche negli Nft, token non fungibili e quindi unici e riconoscibili, che possono esprimersi in molteplici forme (maglie di gioco digitali, action figures, collectibles) e in quanto tali ben si prestano al collezionismo e al conseguente giro di affari.

Inoltre, l’utilizzo dei fan token sarà sempre più diffuso anche nel settore del gaming” spiegano Paolo Bonolis, partner responsabile del dipartimento di Banking & Finance di Cms in Italia e Gianfabio Florio, del medesimo dipartimento.

Quali le maggiori problematiche da un punto di vista legale? “Sicuramente la qualificazione giuridica dei fan token può determinare criticità. Spesso non è semplice identificare quali sono i diritti ad essi legati e chi può effettivamente disporne. Un problema che finora non è stato esaminato è inoltre quale sia l’utilizzo e la sorte del fan token emesso da un club nel momento in cui scade l’accordo con il relativo service provider.

Inoltre, i fan token non possono essere visti come strumenti di investimento anche se di fatto hanno una propria quotazione. L’aspettativa di rendimento di natura finanziaria e l’assunzione di un rischio direttamente connesso all’impiego del capitale potrebbero, astrattamente, qualificare i token come prodotti finanziari, la cui emissione rappresenta attività riservata” aggiungono.